PASTA FAVE E PECORINO in piatto
- 1 maggio, Io sono il primo

PASTA FAVE E PECORINO: incastro sopraffino

Raramente ci sono incastri così perfetti come quelli dati dall’incontro tra fave e pecorino, se poi ci aggiungete anche la pasta… PASTA FAVE E PECORINO per un incastro sopraffino.

PASTA FAVE E PECORINO incastro sopraffino

Nel mio periodo post adolescenziale, o quasi, fui preda di una passione insana quanto autodistruttiva.

No, non mi infliggevo tagli sul corpo per attirare l’attenzione: da brava figlia unica, sono stata annegata nelle attenzioni. E no, non mi drogavo agli angoli delle strade con antigieniche siringhe. Sempre a causa della mia unicità, ne avrei pretesa una tutta mia, di colore rosa, con scritto il mio nome e che magari si illuminava pure.

Io facevo puzzle.

Non c’è passatempo più dannoso per una ex adolescente, o quasi, che passare intere giornate a mettere insieme migliaia di minuscoli pezzetti di carta.

Carta per carta, molto meglio farsi gli spinelli a quel punto!

Stavo ore e ore china su un tavolo a vedere le rappresentazioni più assurde prendere forma sotto le mie mani. Come il creatore di un disegno divino chiuso in scatola che poteva andare dall’angosciante Escher, ai cavalli con criniera al vento su spiaggia alla Pino Silvestre, fino ad arrivare al Taj Mahal.

Niente mi fermava, l’importante era che fossero tanti, piccoli e dannati (praticamente una rappresentazione vivisezionata della mia vita sentimentale futura…).

Tanto crebbe la mia fama, che venivo anche contatta per fare puzzle su commissione. Un vero delirio di onnipotenza.

Ero arrivata ad un punto tale che cominciavo a non riconoscere più nessuno, e il mio carattere, risaputamente già non dei migliori, era al limite dello schizzofrenico.

Se vi dicono che fare puzzle rilassa, sappiate che NON È VERO!!! Ero pronta alla detonazione se qualcuno si fosse permesso anche solo di rivolgermi un saluto. Se poi si dichiarava intenzionato ad aiutarmi nello scellerato hobby, veniva sbranato all’istante.

Quando ormai amici e parenti avevano perso tutte le speranze e già contattato un centro di Anonimi risolutori di puzzle (“Ciao sono Ali e da due settimane non tocco un pezzo”), ho deciso di smettere, lasciando incompleta una Cappella Sistina di ben 5000 infinitesimali, minuscoli pezzi.

Perché sono fatta così, le decisioni importanti devo prenderle da sola, in assoluta consapevolezza.

La mia passione per l’incastro però non si è esaurita. Così giunta nella capitale, pur continuando a perseguire composizioni sentimentali sbagliate, mi imbatto finalmente in una unione perfetta: pecorino con le fave.

PASTA FAVE E PECORINO in primo piano

E quindi, perché non combinarli anche con la pasta e fare così un gustoso incontro a tre? Ed ecco PASTA FAVE E PECORINO x 2.

Pulite 150gr. di fave fresche. In una padella soffriggete, in un po’ di olio, 1 scalogno con 30gr. di pancetta, guanciale o speck tagliato a cubetti.

Una volta dorati aggiungete le fave e fate insaporire il tutto per qualche minuto.

Intanto cuocete la pasta con poco sale, scolatela (conservando qualche cucchiaio di acqua di cottura) versatela nella padella con le fave, aggiungete 25gr. di pecorino grattugiato, un po’ di pepe e l’acqua di cottura che avete conservato.

Mantecate bene e poi servite la pasta con generoso pecorino a scaglie.

PASTA FAVE E PECORINO in primissimo piano

Devo confessare che l’accoppiata PASTA FAVE E PECORINO mi ha dato più soddisfazioni di tante altre in cui sono finita negli anni.

Sarà perché mi ostino a voler incastrare pezzi che non sono stati creati per combaciare? Ai (prossimi) post l’ardua sentenza!

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