Calde estati ricche di “sfumature”. Per l’esattezza 50 e non solo di grigio ma anche e soprattutto di gricia. Anzi di GRICIA ALLE PERE!
Estate 2012. In un torrido agosto, al supermercato sotto casa, faccio mio, con il 15% di sconto, il primo libro della trilogia colorata sui legami. Amorosi e non. Più non…
Il cassiere mi guarda con aria lasciva. Ignoro il suo umido (faceva molto caldo) sguardo, afferro il grigio libro, il tonno in scatola al naturale, i crackers non salati in superficie e scappo.
L’acquisto era fatto. Se mi avessero fermata gli inviati di Studio Aperto, per chiedermi a bruciapelo info su bondage e dintorni, non mi avrebbero trovata impreparata! Semmai delusa…
Il libro è una specie di Harmony 2.0 dove tra una pratica sadomaso e l’altra, ci sono degli intermezzi inutili (perché si sa, non si interrompe un’emozione bondage) in cui si beve del caffè o si prende un mezzo di trasporto. Non nel senso di metro o autobus, ma di jet privato. Che si fa prima e c’è più tempo per farsi due nodi in compagnia.
Alla fine, ho letto solo il colore grigio, il nero e il rosso non ho ce l’ho fatta. Un po’ perché i due colori invece che fare Stendhal mi fanno Milan e un po’ perché delle pratiche così dettagliatamente descritte ho capito che proprio non saprei cosa farmene.
Come direbbe Gigliola, non ho l’età, ma soprattutto non ho il physique du role per vedermi appesa e legata come una Peppa Pig de noantri (francesismo da capitale d’Italia…). Servirebbe come minimo una carrucola, tre operai, un capo cantiere e una Dia per denunciare l’inizio delle attività, no…darei decisamente nell’occhio in tutto il vicinato.
E poi ci sono delle rigide regole a cui sottostare, e a me, se mi si impone di fare una cosa, stai sicuro che non la faccio. O se la faccio divento giusto un tantino nervosetta, così te la faccio ricordare per sempre. Quindi non conviene a nessuno.
Direi che quella sottomessa è meglio di no… Certo, potrei fare la dominatrice, dare ordini mi riesce benissimo, ma mi conosco, sono pigra e dopo un po’ anche dare ordini mi annoierebbe. Cercherei del cibo, comincerei a mangiare, magari del gelato in vaschetta, da sola, in santa pace, senza doverlo spalmare su nessuno… Il gelato è mio, tu a cuccia!
La verità è che non ho sfumature, solo smagliature.
Quindi invece che sfumare sul grigio sbavo sulla gricia. E la scelgo alla pera che si porta e poi la frutta fa light…
Per la precisione, è una falsa gricia, perché tanto per cambiare mi mancava qualche pezzo.
In tutta la sua bontà, eccovi la mia GRICIA ALLE PERE!
Invece che con i rigatoni, sarà una gricia alle pere in mezze maniche (in fondo si avvicina l’estate…), per un pecoreccio incontro a due!
Prendete 100gr. di guanciale a cubetti e mettetelo in una padella che avrete fattto riscaldare senza aggiunta di olio. Fatelo rosolare a fiamma sostenuta fino a quando non comincia a sciogliersi il grasso e a far uscire un olio tutto suo. Fatto ciò, abbassate la fiamma e aggiungete una pera grande tagliata a dadini e lasciate rosolare con il guanciale per qualche minuto.
Intanto, cuocete la pasta x2, in acqua senza sale o molto poco, considerato quanto sarà già salato il tutto. Una volta bella al dente, versatela nella padella con il guanciale e la pera, senza accendere la fiamma, ma mescolando con aggiunta di un mestolo di acqua di cottura della pasta. Infine aggiungete almeno 50gr. di pecorino grattugiato e mantecate bene. Servite con l’aggiunta di una manciata di pecorino e di pepe nero macinato.
Vi garantisco che resterete indissolubilmente legati a questo intricato incontro di sapori. Anche perchè dopo un piattino di gricia alle pere, escludo possiate fare molti movimenti…
La pera nella gricia? Non ci avrei mai pensato ma l’idea mi piace molto.
Brava per la proposta e anche per la recensione simpatica 🙂
Grazie! A Roma la fanno in questa variante già da alcuni anni. Secondo me ci sta proprio bene!
Guanciale e pera: li ho in frigo! Pasta? Pure, nello scaffale in alto a destra! Okkei, ho trovato la ricetta per la cena serale 😛
Recensione perfetta. E perfetta la mia noia per questo libro – che non ho letto – ma di cui tutte (ma perchè!?!) me ne hanno parlato: bene.
E di cui tutti (li capisco, poveretti, non c’hanno il jet!) me ne hanno sparlato: benissimo 😕
Ciao
Sid
Sono contenta che hai tutto il necessario per la gricia fruttata! Fammi sapere se ti piace, a me molto. Sono contenta anche che non hai il libro, non ti perdi niente…
Gricia fruttata… spadellata, mangiata e affondata <3
Buonissimissima 😛
Grazie ancora per la ricettina!
Bacio
Sid
Che brava! Sono contentissima che ti sia piaciuta! Alla prossima ricetta mia o tua!!! Baci. Ali
Il libro anche no… ma la gricia fruttata è una figata !!!!
ahaha Post molto simpatico! 🙂
Tempo fa provai la cacio e pepe e pere! Se non l’hai già sperimentata te la consiglio!
No, quella non ancora, devo assolutamente!!!
Simpatico il post… e assolutamente da provare la ricetta!
P.s. : Ti ho taggata per il Liebster award, spero ti faccia piacere.
A presto! 🙂
Grazie! Sei stata molto carina. Credo di essere stata nominata anche da altri, appena trovo il tempo mi ci dedico. A presto!!!
Complimenti! Che ricetta!
Grazie!!!