Quando sei una piccola figlia unica del sud e fa caldo, i pomeriggi che anticipano le vacanze estive possono anche essere immensi e senza fine. Poi un giorno la novità: TARTUFINI CON WAFER E NUTELLA.
I miei pomeriggi pre vacanze, venivano spesso mollemente spesi a casa della mia amichetta Rosa, che era dotata non solo dei classici due genitori (quelli allora li avevo perfino io…), ma anche di un fratello, una sorella, due gatti, un cane, 15 galline e soprattutto una nonna.
Rosa pure lei.
Perché come spesso capita dalle mie parti, nonni e nipoti (a volte tutti!) hanno lo stesso nome.
Rosa, la nonna, era per tutti Rosetta, così almeno non ci si confondeva e la mia amica poteva conquistare una individualità onomastica tutta sua (se non si considerava che in famiglia di Rose c’erano almeno altre 6 e il giorno dell’onomastico sembrava capodanno…).
Nonna Rosetta era un donnone che si aggirava costantemente e prepotentemente nella casa, nella cucina e nella vita della nuora (per sua gioia…), indossando sempre un paio di calze, anche quando non si muoveva una foglia, neanche a soffiarci sopra. Ma lei sentiva continuamente uno spiffero fastidioso.
In quegli interminabili e afosi pomeriggi in cui spesso non succedeva nulla, dopo gli ultimi compiti, ci si alternava tra la tv e le Barbie. Barbie e tv. Barbie, Barbie, Barbie! Praticamente passavamo ore a giocare con la bambola più controversa nella storia delle bambole controverse, mettendo in scena audaci trame al limite del lecito…
Ad interrompere i perversi intrecci familiari con la bionda siliconata della Mattel, ci pensava nonna Rosetta con la sua merenda pomeridiana. Tutti i pomeriggi alle 16.30 si presentava con un bicchiere di un qualcosa spremuto con le sue mani e poi, proprio come nella Business class di un Frecciarossa 1000, ti proponeva snack dolce o salato. Cioè pane (una rosetta ovviamente…) con lo zucchero oppure con olio e sale!
Una merenda decisamente alternativa, che a casa mia non trovava spazio: il duopolio Motta/Mulino Bianco non lo avrebbe mai permesso.
Un pomeriggio, inaspettatamente, si presentò con un solo snack, quello dolce, sottoforma di misteriose pallotte (come le definì la nonna) al cioccolato.
Alla domanda: Nonna, ma che sono e di che sono? L’inequivocabile risposta: So’ pallott’ con chell’ che c’è…
In memoria di quei pomeriggi che furono, così lontani, ma così belli nella loro semplicità, ecco la mia versione delle mitologiche pallotte: TARTUFINI CON WAFER E NUTELLA.
Per questa ricettina facile, facile, dovete lavorare in una ciotola 250gr. di mascarpone con 40gr. di zucchero a velo, ottenendo una bella crema omogenea.
Tritate grossolanamente 170gr. di wafer alla nocciola e uniteli al mascarpone insieme a mezza tazzina di latte caldo con 1 cucchiaino di cacao. Amalgamate bene il tutto e mettete in frigo per circa 1 ora.
Trascorso il tempo necessario, prendete 1 cucchiaiata di impasto, schiacciatelo sul palmo della mano e ponete al centro 1 cucchiaino di nutella. Richiudete, senza lavorare troppo (altrimenti la nutella si mescola con l’impasto).
Disponete tutte le palline ottenute su un vassoio con carta da forno e mettete in frigo per circa 30 minuti. Una volta rassodate, riprendetele e passatele nel cacao amaro dando ad ogni pallina una forma più regolare.
Tenete i TARTUFINI CON WAFER E NUTELLA in frigo fino al momento di servire.
I ricordi sono, a volte, più belli della realtà. Quasi quasi strappo Rosa ai suoi doveri di madre, per montare insieme la casa di Barbie, tre piani, con ascensore giallo, di felicità!
I pomeriggi assolati del bradipo erano tutt’un’aspettare la merendina della materna (pro)-zia Emilia: biscottini secchi e goccino di Vermouth bianco: in Friuli, era usanza pensare che facesse buon sangue 😀
Che ciucca! Che slurpette! <3
Bacio
Sid
Certo che vi trattavate bene da quelle parti!
E’ un paese di vigne e vino!
Bèf e tàss: è il motto d’ordinanza 😀
Bacio
Sid
Allora siete giustificati! Avrete sicuramente buon sangue…
… ma anche dalle tue parti producono certi vinelli 😀
Bacio
Sid
Che bel post divertente!! Mi ha fatto ridere la descrizione della nonna e la Barbie con ” la bambola più controversa nella storia delle bambole controverse, mettendo in scena audaci trame al limite del lecito…”
Aggiungo la pagina ai preferiti perché voglio rifare questo dolce!
Grazie! Sono contenta che tu abbia apprezzato
storiella e ricetta.