Per la mia amica Jennifer e gli amici della più bella serie tv di tutti i tempi, F.R.I.E.N.D.S., dei buonissimi e americanissimi MUFFIN CON PEPITE DI CIOCCOLATO.
Sono stata 10 anni con gli amici di F.R.I.E.N.D.S. Gli anni dell’università, del sentirsi grandi, del cominciare ad affrontare la vita, delle domande importanti e spesso senza risposta, degli amori che sembravano per sempre ma per sempre non diventavano mai. Ma soprattutto gli anni delle comitive che erano il mio piccolo mondo contemporaneo.
F.R.I.E.N.D.S era, per quel mio mondo, l’espressione americana e televisiva dell’amicizia, quella vera. Un gruppo di 6 ragazzi/e, che vivono storie tragicomicosentimentalcarrieristiche sullo sfondo di una New York che non si vede, ma si intuisce. E questo bastava a rendere il tutto più affascinante.
Dei 6, la mia personale passione si riversava soprattutto sulla strana coppia Rachel e Ross, protagonisti della tormentata storia d’amore che ci avrebbe accompagnati per tutta la serie. Alla fine a Rachel andrà bene, a Jennifer Aniston un po’ meno.
Si, perché Jennifer è diventa, suo malgrado, il simbolo di tutte le donne così dette “normali”. Che poi normale è un concetto piuttosto relativo.
Non è normale per tutte avere un fisico perfetto che entra con un certo agio in eleganti abiti 38, capelli impeccabili con pettinature invidiate e copiate in almeno due continenti, case tra New York e Hollywood e riuscire a farsi sposare, seppur per poco e quasi per sbaglio, da Brad Pitt.
Ma Jennifer diventa inevitabilmente normale quando sulla sua strada incontra “l’anormale”: Angelina Jolie. Quella che a 30 anni aveva fatto e visto cose che io neanche in 10 vite, che tra figli suoi e di altri arriva a metter su una squadra di calcetto con anche una riserva, che gira film da attrice e da regista mentre fa l’ambasciatrice umanitaria. E il tutto senza toccare cibo!
Dato ciò, Jennifer è stata molto brava, ha ingoiato il rospo, si è accompagnata a fidanzati o presunti tali, vari e discutibili, si è fatta vedere in giro sempre impeccabile, sorridente e molto pettinata, ha cercato di glissare sugli inevitabili anni che passano e che non ti portano figli ma rughe. E tutti amano fartelo notare.
Insomma ha cercato di fare quello che molte donne “normali” dovrebbero fare o fanno dopo essere state mollate dall’uomo (che credevano) perfetto per la donna (che sembra) perfetta: vivere.
E alla fine ha trovato pure uno che l’ha portata all’altare (sempre che stiano ancora insieme alla pubblicazione di questo post…).
Se fossi stata in Jennifer, mi sarei chiusa in un baule antiatomico e avrei aspettato la fine del mondo per uscirne. Con il rischio di trovare una sola e unica sopravvissuta: l’immortale Angelina Jolie!
E io le avrei offerto qualcosa degno del Central Perk: MUFFIN CON PEPITE DI CIOCCOLATO.
Mescolate in una ciotola gli ingredienti secchi: 200gr. di farina 00, 100gr. di zucchero di canna, 1 pizzico di sale, 1 pizzico di vaniglia in polvere e 2 cucchiaini di lievito in polvere per dolci.
In un’altra ciotola lavorate gli ingredienti liquidi: sbattete velocemente 60gr. di burro fuso (oppure 60gr. di olio di semi), 80gr. di latte, 1 uovo e 120gr. di yogurt bianco (il mio alla vaniglia). Con una spatola incorporate delicatamente il composto liquido a quello secco, senza lavorarli troppo, basta amalgamarli appena.
Incorporate, delicatamente, 80gr. di gocce di cioccolato (che io tengo sempre in freezer) infarinate 1 cucchiaio di fecola o farina, senza mescolare troppo.
Aiutandovi con un dosa gelato, riempite gli stampini con il composto di circa 2/3 e aggiungete le pepite di cioccolato (sempre tenute in freezer).
Infornate nel forno già caldo a 190° e alzate la temperatura a 200°C. Cuocete per 20-25 minuti nel forno o finché saranno ben dorati.
Per la ricetta dei MUFFIN CON PEPITE DI CIOCCOLATO (con personali modifiche), ho seguito una vera maestra, l’americanissima LAUREL EVANS.
Troverete tanti preziosi consigli per avere dei muffin perfetti!
Tu hai cucinato briciole e nocciolosa e non ci hai invitato a friends-are con te? 😕
Che Angelina ti colpisca con qualche suo osso! (ne ha così tanti in evidenza che può scegliere, n.d.r.) 😛
Che cosa goduriosaaaaaaaaa! 😀
Bacio
Sid
Ahahah! No, le ossa di Angelina no!! Anche perché su di me rimbalzerebbero!!! La prossima volta prometto di non dimenticarvi!!!
Scommetto che anche tu, all’epoca, non eri che una bambina …
Come no, una piccola bambina che andava all’università. Ero una bambina prodigio!
Anche tu, lo sospettavo! Io mi sono laureato alle Happennino High University di San Quintino e San Sestino. Fallii, ahimé, l’obiettivo di San Settimino e mi diedi all’alcool.
Una storia tristissima! Se sapessi fare la faccina che piange…
A chi lo dici! Quello era nel programma di San Ottimino, inarrivabile per me, per quanto il mio Q.I. fosse alto. Alto su qualche scaffale, ma non ricordo quale. Grazie per la tua empatia
Figurati! Per un amico di blog misterioso, questo ed altro…