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L’educazione sentimentale giappo: dagli eroi manga degli anni ‘80 ai non eroi della nostra vita. Dorayaki alla crema di nocciole per dimenticare

Dorayaki alla nocciola

Se si escludono i padri, in qualche caso i nonni, i cugini più grandi e i figli dei vicini di casa, le prime vere pulsazioni d’amore le abbiamo provate alla vista e alle gesta di alcuni dei personaggi dei cartoni animati giapponesi, dei quali negli anni ’80 facevamo incetta televisiva.

Segnando la nostra educazione sentimentale di bambine anni ’70. Per sempre…

Se per caso qualcuno è interessato a conoscere la mia personale classifica, ecco i miei amori passati (e neanche poi tanto):

  1. André Grandier

Da sempre innamorato della transgender Lady Oscar, la seguirà inogniluogoeinognilago, avendo il coraggio di dichiararle il suo amore solo verso la fine del cartone. Ma lei, che ancora non aveva capito se le piacesse di più la vanesia regina Maria Antonietta o lo stinfio conte di Fersen, accetterà la sua corte solo il giorno prima della morte del povero André (cioè quando ormai non c’era più molto tra cui scegliere, considerato il momento storico…). Memorabile nei ricordi di noi bambine la scena in cui sbatte sul letto la Lady di ferro e le strappa la camicia. Dopo tanta silente devozione, un atto di coraggio carico d’amore!

Nella realtà abbiamo nostro malgrado scoperto che o ci fanno fuori in un raptus di follia o si stufano e passano ad un’altra che non la mena tanto per le lunghe.

2. Terence Granchester

Capello fluente, lineamenti perfetti, duro ma tenero, ribelle come solo i ricchi che non hanno niente da perdere sanno essere e con ambizioni artistiche. E infatti pronuncia la teatrale frase che tutte vorremmo sentirci dire anche a 80 anni: “Non voglio che piangi ricordando il suo nome, voglio che sorridi pronunciando il mio!”. Praticamente perfetto! E per questo se lo prende la solita sciacquetta di turno che lo incastra con una presunta invalidità. Indimenticabile la scena in cui Terence rincorre Candy sulle scale abbracciandola tra le lacrime per lo straziante addio con tematica universale: “amo te, ma non posso lasciare l’altra”. Un grande classico ancora molto attuale nelle nostre vite da single…

3. Kyashan

Di questo ragazzo, mezzo robot e mezzo no, ricordo soprattutto due cose: che era fighissimo nella sua tutina bianca e super aderente dalla quale trasparivano i muscoli scolpiti. E poi che fosse il primo caso di androide mammone. Perché per contratto deve portarsi la “coscienza” (non so se mi spiego…) della madre in un cigno robot che nelle notti di luna piena ne proietta l’immagine. Così che questo poveraccio non solo passa la giornata a sterminare cattivoni, ma poi la sera deve pure sentirsi le ramanzine materne. E infatti da buon mammone non si decide a dare una svolta al rapporto con l’amica d’infanzia Luna, che pur di accasarsi non molla e ne passa con lui di tutti i colori.

Da lì il nostro eterno aspettare i soliti tempi migliori, che poi di solito arrivano quando arriva un’altra…

4. Alcor

Con lui nasce la mia passione per i personaggi secondari, sempre più interessanti dei perfettini protagonisti principali delle storie. Vere o televisive… Alcor (che da piccola chiamavo Alcool e del quale avevo un’effige adesiva sul frigo) era il classico tipo simpatico, che ci prova con tutte ma senza avere il successo del perfetto Actarus, il tipo che non andava bene a scuola ma che compensava con il carattere scanzonato, quello che faceva sempre di testa sua creando problemi a tutti. Quello al quale avevano dato in dotazione un disco spaziale tanto inutile che se avesse guidato un triciclo sarebbe stato più funzionale alla salvezza del pianeta. Insomma, il cazzone della situazione. E infatti ne andavo pazza. E questo ha segnato per sempre le mie storie sentimentali. E se dico per sempre, intendo proprio per sempre!

Diciamo che l’elenco potrebbe continuare con il fascino orbo di Capitan Harlock, i fratelli incestuosi Abel e Arthur, Haran Banjo ricco fighetto dai capelli color petrolio, circondato da bellezze rifatte, ma soprattutto con Jan Coog di Starzinger noto per essere dotato di “Giovellotto Astrale”, valido motivo per cui la principessa Aurora se lo teneva ben stretto. E tanti altri…

Ma vi lascio concludendo la carrellata dedicata ai maschi giappo con una ricetta altrettanto giappo: i dorayaki. Il piatto preferito di Doraemon, che però proprio non ce l’ho fatta ad inserirlo nella classifica. Va bene la simpatia, ma sappiamo tutte che non sempre basta…

I miei dorayaki sono in versione nipponica/napoletana. In quanto non li ho farciti con crema di fagioli come vorrebbe la tradizione, ma con crema di nocciole made in naples.

Allora, sbattete leggermente, 2 uova intere con 40gr. di zucchero di canna, aggiungete 100gr. di farina poco alla volta continuando a girare con una frusta. Poi sciogliete 2 cucchiai di miele e 2 cucchiaini di lievito per dolci in un bicchiere contenente 3 cucchiai d’acqua tiepidi. Aggiungete all’impasto e miscelate per bene, poi lasciate riposare per almeno 20 minuti in frigo. Versate un cucchiaio del composto in una padella antiaderente calda. Un cucchiaio per volta così da formare dei piccoli pancake. Appena si formano delle bolle in superficie girate, facendo cuocere l’altro lato pochi secondi. Una volta pronte e raffreddate, farcite con la vostra crema preferita.

0 thoughts on “L’educazione sentimentale giappo: dagli eroi manga degli anni ‘80 ai non eroi della nostra vita. Dorayaki alla crema di nocciole per dimenticare

  1. André, amore della mia vita! Passavo il tempo a guardare Lady Oscar con gli occhi a cuoricino! Ho tutte le videocassette (che ormai non posso manco più vedere -.-) e ci morivo come una pazza… Mi sono comprata il manga tipo 3 anni fa, ho speso tutti i miei risparmi da poveraccia, ma n’è valsa la pena! I nippo-letani dorayaki secondo me so’ meglio degli originali con la marmellata di fagioli!

  2. Complimenti per questo simpaticissimo “Amarcord”. Peccato qui ai tempi non ricevessimo canali italiani e questi eroi mi sono sfuggiti. Giravano i classici Calimero, Lupo Lupone e cappuccetto a pois per cui serviva una fantasia sfrenata (o malata) per trasformarli in maschi papabili!

  3. Mi sono svegliata ed ancora nel letto ho pensato di consultare il cell e mi sono imbattuta nel tuo articolo! Un bel risveglio a ricordare romanticamente i miei passati amori ( tranne kiashan quello mi mancava) ma io ero innamorata anche di Mirko 😑

  4. Ciao!!www.unarossasottosopra.wordpress.com non è il solito blog, e non perché sia migliore ma è direi diverso.
    Sono una #curvy incalliti che cercherà di riscattare quante più donne e le loro forme,ma non mi occupo solo di questo.
    Attualità, poesia,creatività, passione,amore,salute,cuore,sesso,intrighi,rivelazioni,make up,shopping, famiglia,bambini,animali….il bello è quello: faccio “zapping” su più argomenti cercando di non farvi mai annoiare,informarvi quando è il caso,e il tutto senza mezzi termini.
    Spesso sarò diretta e cruda ma sempre spontanea,senza peli sulla lingua e pungente quanto basta:ricordate che LadyD. è una rossa fuoco! !!!!
    Vi aspetto,Grazie :*