Quando, da piccola, i miei mi trascinavano dalla zia Iris, la mia reazione era sempre un grosso “Uffa!” (esclamazione di disapprovazione da me ancora molto amata nonostante l’avanzata età…). Poi però ho scoperto le FRITTATINE AL FORNO…
Andare dalla zia Iris era decisamente noioso. Lei era noiosa, la casa era noiosa, tutto era noioso. A cominciare dal solo argomento tratta per tutto il tempo, la sua passione: l’uncinetto.
Io la definirei più fissazione questa passione: lei era una specie di Piero Angela dell’uncinetto, la materia per lei non aveva segreti. Con l’uncinetto (spesso e volentieri in coppia con il ricamo) poteva fare qualsiasi cosa, compreso una mini me a grandezza quasi naturale se solo glielo avessi chiesto. Ma ovviamente mi guardai bene dal farlo.
La sua casa era un tripudio di centrini, copertine, tendine, copri teiere, tappetini, quadri. Non c’era mq calpestabile o toccabile che non fosse ricoperto da tale raffinata arte. Persino il copriwater era ingentilito da un trionfo di iris (omaggio al suo nome…) e uccelli rigorosamente a puntoqualcosa.
Inutile sottolineare che tale passione non poteva rimanere racchiusa tra quelle quattro mura. E certo che no. Per cui ogni visita dalla zia Iris ci vedeva tornare carichi di manufatti dalla forma, e dall’utilizzo, a noi assolutamente sconosciuti ma rigorosamente uncinettati. Tale era il pregio di suddette opere, che in casa si preferiva non esporli alla vista di chicchessia, a cominciare dalla nostra, ma riporli invece in un cassetto destinato a tutte le raffinate inutilità della zia. Che venivano eccezionalmente liberate dalla prigionia forzata e sparpagliate per la casa quando ci annunciava la sua venuta. Per fortuna molto di rado.
Tale travolgente attitudine impediva alla zia di averne altre, in particolare le impediva, anzi la rendeva impedita verso tutto ciò che potesse essere anche minimamente vicino al concetto di culinaria, e relativa fantasia. Cioè, in parole povere, la zia era negata per la cucina. Lei concepiva solo due tipi di pietanze che venivano propinate tutto l’anno, ad eccezione delle feste comandate: l’insalata di riso e la frittata. La prima veniva servita fredda da frigorifero nei periodi caldi e con l’aggiunta di cubetti di formaggio emmenthal che faceva estate, a temperatura ambiente in quelli freddi e con la risposta invernale all’emmenthal, pezzi di gorgonzola.
La sua seconda specialità era la frittata, lei rendeva qualsiasi cosa frittata: dai legumi ai tuberi, dalle verdure agli insaccati. Per zia Iris ogni alimento poteva congiungersi con un uovo, bastava solo volerlo. Ed averlo.
Così, per ricordare la zia Iris, escludendo l’uncinetto e l’insalata di riso (ma solo perché ora non possiedo riso…), le rendo omaggio con delle FRITTATINE DA FORNO.
Prendo 240gr. di piselli e carotine lesse estratte dalla loro pratica lattina, le inserisco direttamente negli stampi da muffin che prima ho spennellato con del burro fuso.
In una ciotola ho sbattuto 3 uova grandi con 30ml. di latte, 20ml.di olio di semi e 40gr. di parmigiano grattugiato, amalgamo il tutto e aggiusto di sale e pepe.
Ho versato poi il composto su carote e piselli, ricoprendoli e facendoli cuocere in forno caldo e ventilato a 160°C per circa 20 minuti.
Le FRITTATINE AL FORNO sono perfette per picnic o buffet, perché si possono mangiare calde ma anche fredde, seduti ma anche in piedi, camminando ma anche stando stesi. Insomma un po’ come vi pare…
Zia Iris sarebbe fiera di me e delle mie frittatine, sono certa che ne avrebbe realizzato anche una elegante versione ad uncinetto!
Oppure avrebbe creato un piatto all’uncinetto per le frittatine!
Esatto!!! 😂😂
XD
Certo le frittatine sono ottime da sole ma dentro un bel panino con qualche fetta di centrino all’uncinetto sarebbero ancora meglio.. 🙂
Un po’ indigeste, ma decisamente originali! 😂
Baci cara, che buone le frittatine, ti abbraccio e buon weekend, <3
Grazie!! Un buonissimo weekend anche a te!
<3
Sembrano buonissime! Le proverò di sicuro!
Grazie, ti piaceranno!! 😊