- Io sono il primo, Verdure

Gente di mare che vive in città ma mangia come in campagna: VIGNAROLA ROMANA CON ASPARAGI

Il primo piatto che meglio riesce a rappresentare il mio passato, il mio presente e forse anche il mio futuro: VIGNAROLA ROMANA CON ASPARAGI e pasta di Gragnano!

VIGNAROLA ROMANA CON ASPARAGI

Sono nata e cresciuta in una città di mare e, come se non bastasse, ho trascorso la maggior parte delle mie vacanze estive, soprattutto quelle dell’adolescenza, al cospetto del mare della Calabria, eterna ospite degli zii paterni.

Nonostante ciò, non si può dire che io sia una fanatica del mare, anzi. Non sono di quelle che resistono in spiaggia dall’alba al tramonto, che abbandonerebbero tutto per vivere su una barca o che hanno prima imparato a nuotare e poi a camminare. No, niente di tutto questo.

Ma il mare mi piace e tanto.

Mi piace guardarlo, anche per ore, nella sua calma apparente, quando è in buona, ma anche quando va fuori di testa e diventa inavvicinabile.

Il mare mi piace sentirlo. Sentire il suo infrangersi sugli scogli, ritmato e continuo. Quel lento sciabordio che accompagna ogni ora della tua giornata, ogni tanto turbato da una nave all’orizzonte o da un cretino in motoscafo.

Il mare mi piace sapere che c’è. Perché quando non c’è te ne accorgi.

Quando nasci e cresci in una città di mare, il mare te lo porti inevitabilmente dentro.

Dovunque tu vada il mare farà parte del tuo paesaggio mentale.

Dalla finestra di un grattacielo, al centro di una metropoli, penserai sempre che ci sia lui a vegliare su di te.

Il mare è qualcosa che cresce con te, che sta sempre al tuo fianco. Anche se hai passato la giovinezza ad ignorarlo, ad odiarlo, a preferire di andare a funghi piuttosto che dargli soddisfazione, lui fa comunque parte di te.

Il mio arrivo a Roma, ormai molti anni or sono, è stato bello ma difficile: le insidie della grande città (che con il tempo capisci essere fatta da tanti paesini), la difficoltà negli spostamenti, i tempi lunghi per percorrere spazi brevi, il lavoro senza un momento di svago e lo smog che rende intrattabili i miei capelli. E me.

E poi l’assenza del mare.

Lo cerchi, scruti invano all’orizzonte tra un colle e l’altro, speri che dietro a qualche colonna o capitello faccia la sua improvvisa comparsa, confidi di poterlo vedere almeno in zona San Pietro, per quella vecchia storia del camminare sulle acque… Ma niente, del mare non c’è mai traccia.

Con gli anni te ne fai una ragione, anche perché Roma vanta tante altre belle cose da vedere. E soprattutto perché più la frequenti e più la conosci. Un po’ come capita con un fidanzato, il che non sempre è un bene…

VIGNAROLA ROMANA CON ASPARAGI in primo piano

Però in questo caso Roma mi ha fatto conoscere una cosa buona: la VIGNAIOLA ROMANA CON ASPARAGI. Un contorno primaverile ricco di verdure di stagione che si accompagna splendidamente con la pasta.

Quindi, tagliate 1/2 cipollotti, metteteli in una padella e fateli appassire nell’olio fino a trasparenza.

Pulite 3 carciofi mammole, tagliateli a spicchi e aggiungeteli ai cipollotti, mescolate bene, salate e pepate a vostro piacere. Coprite e fate cuocere a fuoco bassissimo, aggiungendo ogni tanto qualche cucchiaiata di acqua, se necessario. Lasciate cuocere per circa 10 minuti.

A metà cottura, aggiungete 100gr. di asparagi, lavati, privi dei filamenti esterni e tagliati a pezzetti, che farete cuocere con i carciofi (nella mia ricetta sostituiscono la lattuga della ricetta originale).

Aggiungete poi 300gr. di piselli e 300gr. di fave e cuocete per almeno 20 minuti. Una volta pronti, conditeci la pasta aggiungendo se volete 100gr. di pancetta affumicata, che ho fatto rosolare (solo nel suo grasso), in una padellina a parte.

Poi, quando i romani non guardano, alla pasta con VIGNAROLA ROMANA aggiungo anche qualche cubetto di provola affumicata. Giusto per ricordare le mie, di origini.

VIGNAROLA ROMANA CON ASPARAGI e piatto di lato

 

0 thoughts on “Gente di mare che vive in città ma mangia come in campagna: VIGNAROLA ROMANA CON ASPARAGI

  1. Carissima, come sono d’accordo! Il mare, è verissimo, per chi, come noi, è nato e cresciuto sulla costa, è davvero un luogo mentale oltre che fisico. Ce lo si porta dietro sempre e difficilmente se ne riesce a farne a meno. È più che altro un orizzonte che, tu sapientemente sottolinei, ricerchiamo prima o poi, ovunque ci troviamo.
    Altrettanto condivido la tua descrizione della grande città, specie italiana, frutto della unione di tanti paesini! !!!
    Mi sono gustato questo tuo post e mi gustero’certamente la tua ricetta, anche perché si tratta di un primo piatto. E tu sai che io ho sempre adorato la pasta. Bacioni

  2. Adoro il mare Ali, da ragazza appena finivano le scuole andavo dai miei zii a Salerno, avevano la casa in riva al mare, troppo bello, io sono nata e vivo in un paradiso in mezzo al verde ma il mare mi manca sempre, i 15 giorni di vacanza non mi bastano mai, la tua ricetta e’ buonissima, baci cara, buonanotte e buona giornata per domani, <3