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La risposta light al pranzo di Vincenzino: POLPETTE DI TONNO, PATATE E PISTACCHI. Senza uova

Le estati della mia infanzia erano caratterizzate da lunghe giornate al mare intervallate da pranzi indimenticabili: POLPETTE DI TONNO, PATATE E PISTACCHI, ma senza uova.

POLPETTE DI TONNO, PATATE E PISTACCHI senza uova dall'alto

I tre mesi di vacanza erano più o meno tutti uguali, scanditi con tempistiche a dir poco svizzere: ore 8 sveglia, colazione light per poter fare subito il bagno una volta in spiaggia, lavata veloce (tanto ci pensava il mare…), 8.30 massimo si doveva stare in direzione litorale.

Giunti alla meta, ci si posizionava quanto più possibile vicini al bagnasciuga, si salutavano i vicini di ombrellone, sempre gli stessi – un po’ come se fossero la versione estiva dei tuoi vicini di casa e a volte lo erano davvero – e si montava servizio. Dalle 9 alle 19 quella sarebbe stata la nostra location estiva. Al tramonto si ritornava a casa.

Per tre mesi tutto quello che doveva accadere, sarebbe accaduto su quella spiaggia: dai compiti per l’estate, ai preparativi per il matrimonio della figlia del terzo ombrellone sulla sinistra, ai gossip sulle riviste, alle bocciature a scuola, ai primi flirt estivi al bar dello stabilimento, alle famiglie che si sfasciavano durante l’inverno (allora molto poche e quindi ancor più gettonate).

Tutto veniva vissuto, vagliato, scandagliato, valutato, sviscerato su quel lembo di terra. Con tanto di interpellanza delle tre file adiacenti all’ombrellone sotto il quale la vicenda si svolgeva. Ognuno diceva la sua, ognuno portava la sua esperienza, tutti avevano almeno un parente di quarto grado al quale quella stessa cosa era già successa.

Ci si interrompeva solo per il sacro rito del pranzo da spiaggia, occasione per dar sfoggio di abilità culinarie e piatti decisamente poco estivi. In particolare mi colpiva la voracità dell’adorabile Vincenzino, figlio della signora Carmela, un armadio a muro di circa 10 anni che gli occhi della madre vedevano denutrito.

Vincenzino veniva costantemente rimpinzato di cibo, con consueto siparietto delle tre ore di attesa prima di fare il bagno. Anche se per lui ce ne sarebbero volute almeno 24 di ore…

Un piatto che alla signora Carmela veniva benissimo era polpette al sugo di pomodoro sulle quali Vincenzino si gettava con una voracità senza pari e senza darle il tempo di offrirle agli astanti, come esigeva la regola non scritta della convivenza estiva sulla spiaggia.

Purtroppo il galateo da spiaggia diceva anche che si dovevano sempre declinare le offerte di cibo e ognuno doveva mangiare il suo. A me spettava sempre il panino, al massimo le mitiche FRITTATINE DI PASTA AL FORNO, ma alla vista del contenitore di polpette, riconoscibile dalle tracce di salsa che lo ricoprivano anche all’esterno, avrei infranto ogni tipo di regola.

Ma niente, finivano tutte e in tempo record, nello stomaco d’amianto di Vincenzino, in grado di mangiare, contemporaneamente, un cornetto cuore di panna e una polpetta dal cuore di carne.

Le polpette della signora Carmela, grandi quanto una palla da tennis e grondanti quantità industriali di sugo al pomodoro, sono un’esperienza mistica mai vissuta che non sarei in grado di eguagliare.

POLPETTE DI TONNO, PATATE E PISTACCHI senza uova in coppetta

Per cui resto sul genere polpetta, ma una versione più estiva: POLPETTE DI TONNO, PATATE E PISTACCHI senza uova.

Lessate 300gr. di patate, sbucciatele e passatele con lo schiacciapatate.

Sgocciolate 160gr. di tonno, unitelo alle patate e aggiungete 1 generosa cucchiaiate di formaggio spalmabile, 20gr. di pangrattato, un po’ di sale e di pepe. Mescolate bene l’impasto (se vi sembra poco asciutto, aggiungete altro pangrattato) e poi formate tante polpettine che passerete prima in una scodella di latte e poi in un mix di pangratatto e 20gr. di pistacchi tritati non troppo fini.

Infornate le polpette di tonno, patate e pistacchi senza uova a 180° per circa 30 minuti.

POLPETTE DI TONNO, PATATE E PISTACCHI senza uova

Vincenzino fatti vivo, ‘ste POLPETTE DI TONNO, PATATE E PISTACCHI senza uova, aspettano solo te!

0 thoughts on “La risposta light al pranzo di Vincenzino: POLPETTE DI TONNO, PATATE E PISTACCHI. Senza uova

  1. Della mia infanzia al mare ricordo memorabili teglie di pasta al forno.
    Una macchiana a turno veniva lasciata al sole con dentro la pasta al forno e i bidoni dell’acqua.
    La prima arrivava calda al pranzo, mentre i secondi erano tiepidi la sera per la doccia dei bambini che, rigorosamente, arrivavano a casa già puliti e addormentati.
    Per non parlare dei mega accampamenti con tanto di tende, teloni laterali per il vento e partite a carte interminabili.

    Peccato, le nuove generazioni non sapranno mai cosa vuol dire tutto questo e aspettare 3 ore e mezza prima di fare il bagno di pomeriggio…
    🙂

  2. Idem come sopra, d’estate a Salerno da mia zia, si partiva presto, con tanto di quel mangiare da sfamare un esercito, 😀 gazebo, sedie, tavoli, c’era di tutto e le tre ore prima di fare il bagno erano sacrosante altrimenti c’erano i paccheri e non e’ la pasta, 😀 ti abbraccio Ali, sei fantastica con questi racconti e le ricette ancor di piu’, bacioni grandi e buona settimana, <3