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Sapore di mare, sapore di SANGRIA NAPOLETANA CON VINO E PERCOCHE

Voi quante sangria conoscete? Io anche quella napoletana: la SANGRIA NAPOLETANA CON VINO E PERCOCHE (cioè pesche). La bevanda dell’estate da bere responsabilmente…

 

Sangria napoletana con vino e percoche dall'alto

Io non bevo. Per motivi che non sto qui a spiegarvi, tendenzialmente non bevo alcolici. Vorrei ma non posso. La mia astinenza forzata non mi impedisce però di dedicare questo post prevacanziero alla bevanda alcolica dei miei ricordi di bambina, quando potevo ancora bere ma mi era impedito perchè non avevo l’età. Come è spietata la vita!

Insomma, in esclusiva solo per voi: la SANGRIA NAPOLETANA CON VINO E PERCOCHE!

Immancabile durante i pasti estivi con l’albero genealogico al completo, tipo a ferragosto, durante quegli interminabili pranzi familiari di mezza estate al mare che in quanto a numero di portate non avevano nulla da invidiare ad un ricevimento nuziale.

Una tavolata immensa e vociante come se ne vedevano poche nella mia vita da figlia unica, le zie tutte a sudare in cucina per sfidarsi nei loro cavalli di battaglia culinari che neanche nella puntata finale di Masterchef, zii e cugini che invece si sfidavano nell’arraffare per primi le mitiche crocchette di riso (rigorosamente fuori gara) di zia Lina, fritte e bollenti.

Un serafico cocomero extra large immerso nella bacinella del bucato con acqua e ghiaccio e tutti, piccoli e grandi, al sapore di sale e di mare, abbronzati (perfino la sottoscritta, il che è tutto dire), molto scalzi, poco vestiti e sempre tanto affamati.

E poi mio zio Nico che non si sedeva a tavola se una brocca fredda e colma di vino con le precoce (cioè le pesche in napoletano) non campeggiava vicino al suo bicchiere, l’unico in vetro, caratterizzato da una capienza liquidi superiore a quella di tutti gli altri.

E tutti noi bambini che bramavamo quella brocca, ma che al massimo nei nostri piccoli bicchieri di plastica vedevamo cadere le sole fette di pesca.

Non solo un fine pasto, ma un vero e proprio accompagnamento di ogni portata.

Sangria napoletana con vino e percoche

La SANGRIA NAPOLETANA CON VINO E PERCOCHE non ha niente da invidiare alla sangria vera e propria, è solo più semplice, più facile, più immediata, più “napoletana”.

Due soli ingredienti ma di ottima qualità: il vino, rosso o bianco, purché bello freddo e le percoche molto mature, una varietà di pesche profumata che durante la mia infanzia era tra le più prodotte in Campania.

Una sola regola: tagliare, a fette imperfette, le peroche nel vino qualche ora prima di servirlo e tenere in frigo. È importante che le pesche siano ben impregnate del vostro vino preferito. Se proprio ci tenete, potete profumarlo con una stecca di cannella. Ma io direi anche no, in fondo è una sangria napoletana mica svedese.

Con questa “bibita” alcolica molto easy, il blog se ne va un po’ in vacanza (beato lui…), ma i social restano sempre belli attivi (almeno ci provano…), quindi per chi vuole possiamo vederci da quelle parti.

Sangria napoletana con vino e percoche_bicchieri

Intanto beviamo, con questo vino di Gragnano rosso frizzante – per questa volta farò un goccio di eccezione – a questa estate bollente sotto tutti i punti di vista, in attesa di un autunno decisamente più fresco…

0 thoughts on “Sapore di mare, sapore di SANGRIA NAPOLETANA CON VINO E PERCOCHE

  1. Un unico appunto. la cannella è spezia antichissima già usata da Egizi, Greci, Romani e tutta la banda, gli Svedesi avranno forse il merito di averla riscoperta (non saprei) ma per me va bene ovunque (la metto anche nei legumi…). certo non sono obiettiva perché mi piace da matti! 🙂 (come tutte le spezie o quasi, comunque)
    http://www.taccuinistorici.it/ita/news/medioevale/spezie-erbe/cannella-spezia-da-re.html