Trovare una panchina dove fermarsi a riposare è bello, se poi nelle vicinanze c’è anche una FOCACCIA FRAGOLE E ROSMARINO SENZA IMPASTO…
Sedersi quando si è stanchi o bere quando si è assetati possono sembrare gesti scontati, banali, ma non sempre è così.
Quando si è camminato tanto, per molto tempo e magari senza neanche una meta precisa e i piedi sono così stanchi da non rispondere più ai comandi e la bocca arde dal bisogno d’acqua, riposare le stanche membra e dar loro ristoro sembra una cosa impossibile.
Poi ecco che, dopo tanto vagare, giri l’ennesimo angolo e la trovi lì, a pochi metri da te, è lei: la panchina. Quella panchina.
Una panchina nel bel mezzo del nulla. Una panchina che sta lì da chissà quanto e tu non lo sapevi. Una panchina completamente vuota, per la quale non devi spingere per farti posto. Una panchina, che proprio quando senti che i piedi non possono fare un altro passo in più, è pronta ad accoglierti. Una panchina che sembra aspettare solo te, da sempre. Te e tutta quella grande stanchezza che ti porti addosso da tempo immemore.
E magari quella panchina è pure vicina ad una fontanella di acqua fresca. Magari.
E tu finalmente puoi tirare un sospiro di sollievo, sederti, stendere le gambe, rilassare i muscoli contratti. Fermarti.
E tutto trova finalmente un senso. Tutto quel vagare per giungere lì, proprio dove c’era quella panchina. Non un’altra, quella.
Secondo me l’amore – almeno un certo amore, non dico tutto, tutto – è un po’ questo.
Trovare la tua panchina, quella panchina lì quando il corpo (e non solo quello) è ormai allo stremo delle forze. Una panchina che corrisponde (o fai corrispondere) perfettamente al tuo bisogno di riposo.
Quella panchina che aderisce (o fai aderire) in tutto e per tutto alle esigenze del tuo corpo stanco.
Un riposo momentaneo, perché poi capirai che da quella panchina presto o tardi dovrai pure alzarti, ma che ti da’ per un attimo una sensazione di tregua.
Forse l’amore all’inizio è così, una tregua momentanea dalla stanchezza del cercare. All’inizio certo. E per ognuno l’inizio è soggettivo. Può essere il primo anno come i primi dieci, ma anche i primi mesi, giorni, ore.
L’inizio è quel momento esatto in cui ti sembra di aver trovato la pace. Di poter gettare le armi, di abbassare la guardia, di aver finalmente trovato il perché di tutto quel cercare, provare, sbagliare, cadere, camminare.
Che poi, l’esperienza ci ha insegnato, è proprio quando pensi di aver trovato la pace che può scoppiare la guerra. Ma questa è un’altra storia.
Noi per ora facciamo che abbiamo trovato una panchina. E magari pure la fontanella. Che ci manca quindi? Cibo!
Per esempio una focaccia. Non una semplice, ma una FOCACCIA FRAGOLE E ROSMARINO SENZA IMPASTO, liberamente ispirata dalla focaccia di Sabrine d’Aubergine nel suo bellissimo libro “Fragole a merenda“.
Così, ho messo in una ciotola 200gr. di farina 00 e 200gr. di farina di manitoba, creando uno spazio al centro. Al lato delle farine (per non farlo andare subito a contatto diretto con il lievito) ho aggiunto 1 cucchiaino di sale.
Poi ho sciolto 1 bustina di lievito disidrato (7gr.) in 100ml. di acqua tiepida con 2 cucchiaini di zucchero di canna.
Ho aspettato che facesse un po’ di schiuma e l’ho versato nel centro delle due farine. Ho versato altri 200ml. di acqua e 10ml. di olio evo e ho mescolato il tutto con un cucchiaio di legno, ottenendo un impasto poco liscio, ma abbastanza liquido.
Ho coperto la ciotola con un canovaccio e tenuto nel forno spento, ma un po’ caldo, per circa 1 ora e mezza. Poi ho versato l’impasto in una teglia (rettangolare 30×20) con carta forno unta di poco olio evo e con le mani sempre unte l’ho steso il più possibile e rimesso in forno spento per altri 30 minuti.
Trascorso il tempo l’ho steso ancora un po’ e formato dei piccoli buchi nell’impasto, ho spennellato sopra una emulsione fatta con 30ml. di acqua e 30ml. di olio evo, poi ho decorato con circa 10 fragole grandi, tagliate a metà, e non molto mature, e cosparso tutto con 2 cucchiai di zucchero di canna e una generosa manciata di rosmarino fresco.
Ho poi infornato a 200° per circa 20 minuti.
Vedrete che la superficie diventerà dorata e si formerà un bel cornicione croccante.
Provatela con un formaggio, per esempio la Feta, vi farà impazzire!
Ovviamente, non avendo un vero impasto, la FOCACCIA FRAGOLE E ROSMARINO SENZA IMPASTO andrà mangiata entro pochi giorni, ma finirà di sicuro subito.
Come certi amori…
Le panchine sono basse e piatte. I bradipi cercano appigli alti e verticali, gli alberelli con le loro belle fronde fruscianti 😛
Ma la focaccia, per quella i bradipi scendono, lemme lemme, a terra!
Stra-gnammete <3
Bacio
Sid
Allora solo per te alberi e non panchine!! 😂
😀
Ma questo post è romanticissimo! E le fragole, si sa!, sono romantiche!
Poi accoppiate al rosmarino…😘
Esattamente!
Che belle le panchine e la focaccia, fantastica, bacioni cara, <3
Grazie!!!😘
<3
Che ricetta originale! Laura
Grazie!