Se, come si dice – “i film della Disney toccano il cuore, ma quelli di Studio Ghibli toccano l’anima” – gli SPIRITI DELLA FULIGGINE OREO E CIOCCOLATO toccheranno anche la pancia!
Hayao Miyazaki entra ufficialmente nella mia vita con Conan il ragazzo del futuro, uno dei tanti cartoni animati della mia infanzia anni ’80.
Lo ammetto, non era nella top dei miei favoriti, troppo apocalittico per i miei gusti di bambina, decisamente più attratta dall’ambiguità sfarzosa di Lady Oscar e dall’animo da crocerossina di Candy Candy.
Ma si sa: i gusti cambiano o, almeno in questo caso, si ampliano
Continuo sempre ad avere una certa passione per le sfigate eroine di carta con le quali sono cresciuta (e si vede…), ma ora, a queste, aggiungiamo anche l’assurda e meravigliosa visione del mondo di Miyazaki e tutto il suo Studio Ghibli.
Se il mio preferito tra i suoi film di animazione è Kiki consegne a domicilio, perché il più elementare per la mia semplice mente da fanciullina (e infatti ignorato da tutti, forse anche dallo stesso Miyazaki), La città incanta è sicuramente il capolavoro che tutti acclamano.
Onirico, fantastico, magico, cattivo. Ma poi alla fine buono.
O meglio non si capisce chi è cattivo e chi no.
L’incredibile avventura della bambina Chihiro nelle terme degli spiriti della strega Yubaba; un viaggio allegorico nel quale dovrà affrontare insidie e difficoltà per salvare i suoi ingordi genitori trasformati – giustamente secondo me – in maiali, ma soprattutto per affermare e rafforzare la propria personalità.
E ci riuscirà grazie anche alla scoperta di valori come l’amicizia con esseri assurdi (non che i nostri amici non lo siano del resto…) e la disciplina (che poi sarebbe lavoro minorile) che le permetteranno di crescere e maturare.
Praticamente una versione giappo shintoista di Alice nel paese delle meraviglie.
Impossibile raccontare La città incantata ma, se volete avere un’idea, ecco una divertente sintesi in 4 minuti:
La piccola Chihiro incontrerà un sacco di personaggi buffi in questa sua avventura ma i miei preferiti sono senza dubbio dei batuffoli di fuliggine che lavorano nel vano caldaie, costretti a trasportare pesantissimi pezzi di carbone e ghiotti di stelline colorate.
La mia personale visione degli SPIRITI DELLA FULIGGINE OREO E CIOCCOLATO.
Tritate 1 confezione di Oreo, cioè 154gr. compresa la cremina. Lavorate la polvere di biscotti ottenuta con 150gr. di crema di nocciole (oppure: ricotta, marmellata, philadelphia. Insomma fate voi…). Una volta ottenuto un impasto bello umido, ricavate tante palline e passatele nelle scaglie di cioccolato. Mettete in frigo e fate rassodare per un’oretta.
Trascorso i tempo necessario, fate sciogliere 3 quadratini di cioccolato e usatelo come collante. Con l’aiuto di uno stuzzicadenti incollate, con la cioccolata sciolta, dei dobloni di cioccolato bianco alle palline di Oreo e su ognuno disegnate l’iride di cioccolato.
In alternativa potete usare gli occhi di caramelle in commercio.
Su Hayao MIyazaki ho fatto la tesina del liceo, quindi non posso fare a meno di adorare questo post!
Ma che brava! Sono una grande fan, anche se non da moltissimo. Ma sto recuperando!😉
Fai bene a recuperare!!
Sono deliziosi, bravissima, baci cara, <3
Grazie Laura!!!😘😘
<3
Adoro tutto: gli Oreo, gli yōkai (le fuligginine), il Maestro, i suoi film, le tue ricette <3 😛
Happy Halloween!
Sid
Grazie Sid! Happy Halloween anche a te!! Devo impararlo a dire anche in giapponese…
😛