Non c’è cavolo che tenga, la forza della parolaccia a volte è indiscutibile. Come la pizza. Anche questa molto particolare: pizza di cavolfiore con farina di ceci.
Per anni non ho mai detto parolacce, cioè dicevo cose minime, senza importanza, niente di trascendentale, epiteti da educanda.
Ero una brava ragazza del sud, educata alla gentilezza. Troppa ho poi capito. Quindi solo risposte gentili, ironiche, ma gentili.
Poi, vuoi la grande città, il lavoro stressante, i mezzi pubblici che non passano, gli anta, gli uomini che compaiono, scompaiono, riappaiono (insomma ci siamo capiti).
Vuoi tutto questo, le parolacce ho cominciato a dirle.
Perché “acciderbolina” farà pure tè con la regina, ma è niente paragonato con un vaffanculo ben assestato.
Dopo ti senti subito meglio, anche se non era rivolto a nessuno, anche se te lo sei detto allo specchio, anche se l’hai urlato mentre lavavi i piatti.
La parolaccia è un atto fortemente catartico, terapeutico.
E infatti i soliti americani ci hanno fatto su un libro: Fuck it therapy.
Che poi non si tratta della terapia dell’insulto, che pare brutto, ma di quella del chissenefrega.
Non farsi problemi per tutto, imparare a delegare, dire basta alle cose che non piacciono più, cambiare vita.
Quelle cose là. Facili da dirsi e da scriversi, difficilissime da farsi.
E che cavolo! Avrei gentilmente esclamato in passato.
Perché cavolo è stato per molto tempo il mio insulto preferito: ma che cavolo dici, ma cavolo, non capisci un cavolo, sono solo cavoli miei.
Insomma un insulto pulito, molto bipartisan, assolutamente politically correct.
Insulto da figlia dei fiori, anzi delle verdure. Era un po’ come dire mettete fiori nei vostri cannoni. Lo stesso effetto. E infatti fui costretta a passare agli insulti pesanti…
Però il cavolo continua a piacermi molto, in tutte le sue versioni. In versione cavolfiore ho sempre guardato curiosa questa ricetta di pizza del cavolo. Curiosa e perplessa. Così l’ho provata.
Premetto che il cavolfiore deve piacere proprio molto per apprezzarlo in questa variante. Detto ciò, ecco la ricetta della Pizza di cavolfiore con farina di ceci.
Pulite e lavate 1 cavolfiore sui 500/600gr., tagliatelo e lessatelo velocemente, 10 minuti al massimo (deve essere ancora croccante, non lesso).
Tritatelo poi nel mixer fino ad ottenere un composto molto fine.
Mettetelo in una ciotola e aggiungete 1 uovo, 200gr. di farina di ceci, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, 1 cucchiaio di olio evo, sale e pepe. Amalgamate bene il tutto e versate il composto in una teglia con carta forno leggermene oliata.
Stendete l’impasto con l’aiuto di una spatola e poi mettete in forno caldo a 200° per circa 20 minuti, gli ultimi 5 minuti azionate il grill.
Una volta cotto (dorato e con la crosticina) estraetelo dal forno e condite con passata di pomodoro, provolette affumicate, olive e origano. Oppure come vi pare.
Rimettete la pizza di cavolfiore con farina di ceci in forno e fate cuocere a 200° per altri 10 minuti. La speranza è di riuscire ad averla più croccante, però, diciamoci la verità, è pur sempre un cavolo, che pizza pretendete!
La pizza al cavolfiore è anche su CHIZZOCUTE.IT.
Ho visto in giro sul web questa pizza di cavolfiore e mi incuriosisce molto! Però come dici tu deve piacere proprio tanto il cavolfiore per apprezzarlo in questa veste, e a casa mia attualmente solo a me piace proprio tanto perciò se la proverò sarà solo in mono-porzione! 🙂 Io ultimamente ho fatto questa ricetta con il cavolfiore, ti lascio il link: https://vitaincasa.com/2018/01/22/zuppa-di-cavolfiore-e-finocchio/
Si, devi essere proprio un amante del cavolo!😂 Ho cercato di attenuarlo con la farina di ceci, ma cmq è molto forte come sapore. Bellissima la tua ricetta!😘
A noi piace tanto il cavolo in tutti i modi e questa tua proposta la provero’, bacioni cara, <3
Brava, fammi sapere se vi è piaciuta la pizza del cavolo!😂😘
😀 :*
Wow!!! Bella bella!!! Da rifare!!!