Un dolce perfetto sempre, che mi ricorda un amore che è andato via, ma soprattutto un grande amore che è rimasto. Quello per la TORTA MORBIDA AL GRANO SARACENO.
Da donna di mare, nata al mare e cresciuta al mare, non ho mai avuto una grande passione per la montagna.
O meglio, non capitava quasi mai di andarci. Arrivavo al massimo in collina.
Un anno di molti, ma molti secoli fa, per seguire il mio solito amore impossibile, mi ritrovai con scarponi, tuta da sci e senza sci, sulle montagne del Trentino.
Ero praticamente un omino Michelin incapace di muovere un solo passo sulla neve.
Albert (perchè quando una è Candy Candy il destino lo sa…) era invece un piccolo Alberto Tomba. Per cui, io lui non lo vedevo mai. Sciava dall’alba la tramonto.
E che potevo fare io che non sapevo che fare in montagna? Mangiare!
Perché se c’è una cosa che in montagna sanno fare (come al mare ma con la scusa del freddo) è cucinare e darti del cibo.
E quindi io mangiavo dall’alba al tramonto (e oltre).
Tra le tante prelibatezze che sono riuscita ad ingurgitare in quella settimana andata per me in bianco, c’era una torta della quale ero diventata dipendente: la TORTA AL GRANO SARACENO.
Quindi, in ricordo di un amore “sciato” via, ma soprattutto di una torta che mi è rimasta nel cuore, la mia versione della TORTA MORBIDA AL GRANO SARACENO E CONFETTURA.
In una ciotola, con le fruste elettriche, montate 2 UOVA GRANDI con 120gr. di ZUCCHERO DI CANNA. Una volta raddoppiato il volume, versate 60ml. di OLIO DI SEMI e 70ml. di LATTE (anche senza lattosio) e mescolate ancora con le fruste.
Poi aggiungete 170gr. di FARINA DI GRANO SARACENO, 60gr. di FARINA DI NOCCIOLE, 1 BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI, 1 pizzico di SALE, mezzo cucchiaio di CANNELLA e mescolate con una spatola (si, lo so, il colore non è dei più invitanti… Ma non fatevi ingannare dalle apparenze!).
Amalgamato bene il composto, versate in uno stampo da 22 cm, foderato con carta forno, e cuocete in forno già caldo a 180° per circa 30 minuti (fate la solita prova stecchino).
Una volta cotta e raffreddata, tagliatela la torta a metà (ma anche in tre parti se vi è venuta molto alta) e farcite con una confettura un po’ aspra per dare contrasto (la mia è frutti di bosco).
Per una versione San Valentino, con un coppa pasta a cuore ritagliate il centro della calotta superiore della torta e poi riempite di altra confettura e tanti frutti di bosco a piacere.
Ali questo dolce e’ buonissimo, te lo copio, un abbraccio cara, <3
Che bello Laura! Fammi sapere se ti è piaciuto. 😘
Certo, baci baci, <3
Sono anni che la voglio provare, adoro il grano saraceno! Grazie di avermela ricordata!
Anche io volevo farla da tempo, è veramente buona! Un bacio