Partire, tornare, andare, restare. Oppure gustare questi facili e buonissimi GHIACCIOLI VINO E PERCOCHE.
Avete mai fatto caso a come le valigie al ritorno siano sempre più pesanti che all’andata? Magari senza neanche aver fatto quel consueto shopping sfrenato, pesano di più.
E a come spesso non riusciamo più a farci entrare quei 150 capi di abbigliamento vario ed eventuale, portato per 6 giorni al mare?
All’andata eravamo stati bravissimi. Tanti, ma tanti capi inutili, dei quali ne avremmo usato si e no 10, piegati alla perfezione, incastrati come in un tetris vincente. Dentro anche due paia di scarpe di cui uno con una suola grande come il Taj Mahal e col peso specifico di Magalli.
Un phon da viaggio corredato da piastra da viaggio, arriccia capelli da viaggio, spazzola lisciante da viaggio. Roba che poi sarebbe servita una borsa da viaggio a parte. E invece c’era entrato tutto e sembrava anche che la valigia fosse straordinariamente lieve, come se l’unico sforzo da fare fosse indicarle la strada verso la meta designata.
Poi il ritorno.
I 150 tra vestiti, prendisole, pantaloni, giacchine che potrebbe fare freddo la sera, shorts, 3 libri perché di inverno non si riesce mai a leggere niente, t-shirt, 1 cappello di paglia e 2 in stoffa se andiamo in barca, scarpe da trekking se facciamo un’escursione, minigonne, giacche a vento se piove, sciarpa di lana perché in aereo si gela.
Iinsomma tutta ‘sta robetta di prima necessità, inspiegabilmente non trova più il suo spazio
È come se dopo una vacanza anche i nostri abiti si fossero riempiti di esperienza, conoscenze nuove, posti belli, momenti da ricordare. Oltre che di salsedine, catrame, macchie di gelato e spritz dovunque.
Sarà che noi non vogliamo tornare e loro lo sanno. Così raddoppiano di volume e noi, impossibilitati nel riportarli in patria, siamo costretti a rimanere per sempre su quell’isola greca. In perenne vacanza e con una valigia di abiti ribelli.
Sarà… Comunque, se non riusciamo a tornare, ma neanche ad andare. O se preferiamo restare, non c’è niente di meglio che meditare gustandoci questi squisiti GHIACCIOLI VINO E PERCOCHE (le pesche…).
Come prima cosa prepariamo uno sciroppo di acqua e zucchero. Mettiamo in un pentolino con fondo spesso 50ml. di acqua e 40gr. di zucchero di canna e facciamo sciogliere completamente lo zucchero, a fuoco basso e mescolando spesso.
Una volta pronto lasciamo raffreddare e poi versiamo in una ciotola insieme a 250ml. di vino rosso. Mescoliamo bene e poi riempiamo per metà degli stampini. Aggiungiamo dei pezzetti di pesca e se serve versiamo altro composto di vino, acqua e zucchero.
Mettiamo in freezer per circa 3 ore.
Una volta pronti i GHIACCIOLI VINO E PERCOCHE saranno perfetti da offrire come fine pasto, ma anche da servire come aperitivo estivo.
Per chi preferisce la versione liquida non dimenticate la SANGRIA NAPOLETANA ma anche la versione solida a forma di TORTA AL CIOCCOLATO.
Le mie valigie sono proprio cosi’, 😀 sei troppo forte, baci cara e grazie di questi buonissimi ghiaccioli, troppo golosi, bacioni, <3
È chiaro che le valigie non vogliono tornare dalle vacanze!!😂 Bacioni!
😀 infatti, <3
Il tuo bradipo con la famosa sangria napoletana c’ha tirato una ciuca, hic! 😆
Proverà anche questi deliziosi ghiaccioli 😀
Bacio
Sid
Grande! 😂
Geniale… davvero originalissima 😉👍
Ma grazie!!!🤗