Un dolce particolare della mia infanzia, nel quale la farina di castagne si mescola alla perfezione con il cioccolato fondente e diventa: CASTAGNACCIO NAPOLETANO GOLOSO.
Da piccola era un “must”, dovunque andassi nel periodo delle castagne, oltre a caderti i capelli, ti rifilavano una fetta di questo mitico dolce, il CASTAGNACCIO.
Ma questo dolce, poco dolce, aveva la capacità di essere sempre diverso, a seconda di chi te lo offriva. C’è chi lo faceva più salato, chi più zuccherato e chi più simile ad una suola di scarpa…
Inutile dirvi che da piccola non era proprio il mio dolce preferito.
Però le visite domenicali a casa di zia Caterina, detta Tina, e zio Enrico, detto Ninno erano caratterizzate proprio dalla sua costante presenza.
C’è da sottolineare che la zia era famosa in famiglia per essere negata in cucina, ma lei era sicura del contrario. La sua tattica era annegare tutto nell’olio. Anche noi!
Ma se c’era una cosa che le riusciva bene, erano i dolci. Forse perché lì con l’olio si doveva dare una regolata.
Il suo pezzo forte, con cui amava concludere i suoi oleosi banchetti e poi farcene dono in quantità industriale, era proprio il suo CASTAGNACCIO. L’unico che io gradivo davvero.
Il segreto della zia era quello di trasformarlo in un dolce al cioccolato, quindi molto più godurioso.
Allora vi ripropongo proprio la sua versione, rielaborata da me: CASTAGNACCIO NAPOLETANO GOLOSO.
Tritate 70gr. di cioccolato fondente e mettetelo a bagnomaria in un pentolino insieme a 40gr. di burro.
In una pentola setacciate 200gr. di farina di castagne con 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere, versate a filo 500ml. di latte a temperatura ambiente mescolando con una frusta.
Aggiungete 1 pizzico di sale, 70gr. di zucchero di canna e il cioccolato fuso, e cuocete a fiamma bassa mescolando per 5-6 minuti, mescolate continuamente fino a che il composto si addensi.
Lasciate raffreddare e unite, uno per volta, 3 tuorli d’uovo, 40gr. di granella di mandorle e, se vi piace, 20gr. di cedro candito in pezzi piccoli.
Versate il composto in una teglia da 22cm (possibilmente a cerniera) ricoperta con carta forno e cuocete il castagnaccio a 170°C per circa 40 minuti.
Sfornate e mentre il castagnaccio è ancora caldo, decoratelo con lamelle di mandorle.
e come dimenticare il vov!!!!!! Era di un dolce zuccheroso da restarci stecchiti! BONO!
E infatti sta benissimo nei dolci zuccherosi, un vero ricostituente!!
E poi era anche un ricostituiente per il post prestazioni :-))
Non sapevo lo usassero nelle case di tolleranza…:-P
Sei intollerante, ecco 😛
Quanto basta! :-))))
Mi sono registrato ed ho votato. Ora Alessandra Bruni è al primo posto con tre cuoricini. In bocca al lupo. Ciao, Piero PS Adoravo il VOV.
Grazie mille Piero!! Non speravo che qualcuno avrebbe mai sfidato l’intricata meccanica di concorso!!
Mi sono registrato via FB, mi hanno mandato la password velocemente ed ho votato. 😉
È un blog divertentissimo il tuo…..sto prendendo appunti :)))
Ah,ah,ah! Grazie!!!
Anch’io ricordo il Vov !! La tua ricetta mi sembra gustosa e la proverò senz’altro. Il tuo blog è brillante e divertente!!!
buonissime queste tortine al Vov!
Golosissimo, brava zia Tina, bacioni cara, <3
Grazie! Bacioni
<3