Un’attesa lunga 77 anni va degnamente festeggiata: MINI VICTORIA SPONGE CAKE.
Poco più che ventenne Phyllis Ponting, della contea del Wiltshire, in Inghilterra, conosce nella caserma della città l’aitante Bill Walker.
Forse è un colpo di fulmine. Forse no. Fatto sta che i due giovani si innamorano ma incombeva la II Guerra Mondiale e Bill fu costretto a partire per l’India perché la patria lo richiedeva.
Immagino le lacrime di lei mentre lo saluta e le rassicurazioni di lui sul suo ritorno e tutto quello che avrebbero fatto insieme poi.
E infatti Bill dall’India scrive a Phyllis di diventare sua moglie.
Chissà la gioia di una giovane ragazza che in una piccola cittadina inglese non solo conosce uno, ma riesce anche a farsi sposare. O quasi.
Phyllis accetta inviando una lettera piena d’amore a quello che sarà il suo futuro marito. E suppongo già carica di idee su quel grande giorno, suppongo piena di progetti per il futuro e non escludo già consapevole dei nomi che avranno i loro figli.
Ma Phyllis dopo quella lettera di Bill non saprà più nulla.
Immagino la disperazione, le domande, la paura. Ho risposto troppo in fretta? Ha capito che non aspettavo altro? Si sarà pentito della proposta? Avrà conosciuto un’altra?
E immagino tutte le amiche che cercano di farle forza dicendole che quel Bill in fondo non era mai piaciuto a nessuna di loro ed era chiaro che era solo un verme che si era approfittato di lei. E chissà con chi se la starà spassando ora.
Ma Phyllis ha continuato sempre a credere in quell’amore naufragato. E sarà stato ad aspettarlo per giorni, mesi e anni. In attesa di una lettera, un segnale di fumo, un piccione viaggiatore. Una risposta qualsiasi.
E la risposta arrivò. Settantasette anni dopo, due mariti, quattro figli, quattro nipoti, sette pronipoti e alla soglia dei 100 anni di età, Phyllis ricevette la sua lettera d’amore da parte di Bill.
Una lettera in cui lui le dichiarava emozioni provate nel leggere la sua risposta, la gioia di diventare marito e moglie e la felicità di stare per sempre insieme.
Ma tutto questo è rimasto 77 anni nascosto in una nave britannica del 1940, finita sul fondo dell’Oceano Atlantico carica di lettere di soldati in guerra.
E tra queste missive piene di amore, speranza, desideri e paure c’era anche quella che Bill scrisse a Phyllis.
E Phyllis ha potuto finalmente dimostrare a tutti (quei pochi in vita), che non si era sbagliata, che quel bel ragazzo l’amava davvero, non l’aveva presa in giro, non c’era stato nessuna a separarli. Solo il destino.
Questa storia fatta di attese vere, quelle senza spunte blu, schermi con messaggi che non arrivano, chattate inconcludenti, è stata raccontata in un bell’articolo dell’INDEPENDENT e mi sembrava perfetta per accompagnare un dolce tipico inglese, di quelli che la regina Vittoria amava molto all’ora del tè, appunto la famosa VICTORIA SPONGE CAKE.
Io la ripropongo in versione a cuore e in singole tortine: le MINI VICTORIA SPONGE CAKE.
Per avere circa 6 tortine: con la frusta elettrica lavorate 140gr. di burro morbido con 120gr. zucchero di canna fino ad ottenere una crema.
Aggiungete 2 uova grandi, una per volta, quando tutte e due saranno ben amalgamate, incorporate con la frusta, poca per volta, 150gr. di farina 00 setacciata con 8gr. di lievito in polvere per dolci, aggiungete mezzo cucchiaino di polvere di vaniglia e 1 pizzico di sale.
Lavorate delicatamente con una spatola, senza smontare il composto.
Con l’aiuto di un dosa gelato, riempite poco più della metà, 6 stampini a cuore (o della forma che volete) abbastanza grandi.
Mettete in forno caldo a 180° per circa 15/20 minuti (dopo 15 minuti fate prova stecchino).
Una volta cotte e raffreddate, tagliate a metà le tortine e farcitele con panna montata e marmellata ai lamponi.
Decorate le MINI VICTORIA SPONGE CAKE con zucchero a velo e lamponi freschi.
Potete fare anche un impasto unico in una tortiera da 18/20cm. e ottenere una bella torta da tagliare in tre parti e farcire.
Buonissima, bacioni cara, <3
Grazie! Buon settimana!😘
Anche a te, <3