Se, come me, avete la sindrome della Signorofobia è il caso di fare una bella cura a base di fette di PLUMCAKE PANNA E CAFFÉ! Ma anche se non l’avete…
Il problema di quando superi (abbondantissimamente) i 30 anni, è che il mondo se ne accorge e tu no.
Quindi, come nel mio caso, ti ritrovi al supermercato, in banca, alla posta, nell’universo e la gente si rivolge a te apostrofandoti con l’inqualificabile appellativo: “Signora”.
E io che non sono una signora, ogni volta resto sgomenta. Non è possibile che ce l’abbiano con me.
Allora mi giro per vedere se c’è qualcuno dietro, se si riferiscono all’anziana con il bastone che non arriva al burro, se mi stanno chiedendo notizie di mia madre, se forse non era il mio turno ma di quella misteriosa “Signora” di cui parlano…
E invece no, la gente ce l’ha proprio con me. Ed è tutto un: “Grazie Signora, Desidera Signora, Come sta Signora, Come posso aiutarla Signora”!
Tu, sempre io, che sei convinta di avere al massimo 25 anni, ti ritrovi a fare i conti con la brutale realtà. E mentre ingoi l’ennesimo “Buongiorno Signora” pensi rassegnata che allora si vede proprio che non li hai più quei benedetti 25 anni.
Ma quando è successo? Tu dov’eri mentre loro (i 25 anni) se ne andavano? Dov’eri mentre crescevano e si raddoppiavano?
E soprattutto, perché tu non sei cresciuta con loro? Perché non hai raggiunto quella stessa maturità mentale che la gente ti attribuisce fisicamente? Perché se ti chiamano Signora a te viene l’impulso omicida di colpirli violentemente con l’ombrello (così da fargli capire che non lo usi per la deambulazione come pensano loro!)?
Insomma, quando accetterò, finalmente rassegnata, di essere una Signora e non più una Miss?
Non lo so, ho bisogno di pensarci, di schiarirmi le idee, mi serve la lucidità mentale che può darmi solo del buon caffè. Magari con panna. Magari accompagnato da un dolce…
Magari dentro ad un PLUMCAKE PANNA E CAFFÉ al cucchiaio!
In una ciotola montate con le fruste elettriche 1 uovo grande con 10 cucchiai di zucchero, fino a raddoppiarne il volume.
Aggiungete 9 cucchiai di farina, 200ml. di panna fresca (quella del banco frigo) non montata e non zuccherata, 1 cucchiaino pieno di lievito per dolci.
Poi dividete l’impasto in due ciotole: in una versate 1 pizzico di vaniglia in polvere e amalgamate, nell’altra 5 cucchiai di caffè ristretto, 1 cucchiaino di caffè in polvere e 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere. Amalgamate bene.
Versate i due impasti, alternandoli, in uno stampo da plumcake infarinato e imburrato o con carta forno (il mio di carta plastificata 23×10) e distribuiteli bene. Ricoprite con gocce di cioccolato bianco o granella di zucchero.
Mettete in forno caldo a 180° per 30 minuti (fate sempre prova stecchino).
Questo dolce e’ buonissimo, brava!! Bacioni cara, <3
Baci grandi a te e buona settimana!😘
:*