Per una colazione molto importante, ci vuole un CORNETTO GIGANTE. Un cornettone ben lievitato, ripieno di crema di nocciole, ma anche burro e marmellata, miele e frutti di bosco.
Quando avevo circa 20 anni e studiavo all’Università, ma vivevo ancora con i miei, in casa ci furono lavori di ristrutturazione piuttosto rivoluzionari. Perché in casa mia qualsiasi cambiamento è una rivoluzione, anche sostituire una lampadina fulminata.
Vivemmo per mesi in una nebbia di polvere così fitta che la mia stanza sembrava situata in Val Padana, con i mobili sempre accatastati negli angoli e senza poter camminare liberamente perché c’era sempre qualche mattonella da far asciugare bene (cosa che non avvenne, ovviamente…).
Quei lavori in casa scombussolarono tanto e per tanto la nostra estate e le nostre vite, che non ce ne furono più. Piuttosto ci saremmo rassegnati a vivere in una baracca, ma mai più con gli operai tra i piedi h24 e senza manco poterli mai mettere per terra, quei piedi.
Però quei lavori ci portarono a fare un sacco di scelte, dalla pavimentazione, ai colori delle stanze, alla cucina nuova. E spesso e non volentieri mi ritrovavo coinvolta in quelle scelte. Anzi, finiva addirittura che dovessi farle io, andando in giro con mio padre.
Mio padre non era una persona facile, un carattere piuttosto ostico con il quale era impossibile un dialogo, un confronto qualsiasi che non fosse intermediato da mia madre. Figurarsi due chiacchiere sulle piastrelle del bagno.
Una mattina molto presto dovemmo andare proprio a cercare delle piastrelline 4×4 che sostituissero quelle già scelte per la cucina, ma che purtroppo erano arrivate in un numero inferiore al previsto. Cataclisma!
Andammo lui ed io. Soli.
Io piuttosto avrei preferito farmi monaca di clausura in quel preciso momento, ma ormai era troppo tardi per fingere vocazioni mattutine.
Ci svegliammo all’alba – con lui ci si svegliava sempre all’alba quando c’era qualcosa da fare, anche se quel qualcosa fosse stato la sera – ci mettemmo in macchina e cominciammo la ricerca delle piastrelline dei sogni.
Ho ricordi confusi di quella mattinata durata poche ore e che mi sembrò eterna.
Ricordo solo che alla fine, contravvenendo a tutte le sue regole, entrammo addirittura in un bar e facemmo una specie di colazione. Veloce e in piedi. Ma sembrò comunque un miracolo.
Probabilmente, se pure presi un cornetto – e lui sicuramente non prese nulla – lo dovetti mangiare in auto (con mio padre non si poteva perdere tempo in cose futili).
Alla fine la cucina ebbe anche le sue mattonelle più o meno perfette, e io, forse, un cornetto e un momento padre/figlia. Forse.
Comunque, in ricordo di quella colazione che mi sembrò una cosa enorme, un CORNETTO GIGANTE ci sta proprio bene.
Per prima cosa, in una ciotola, fate una pastella morbida con 100gr. di farina di manitoba, 1 cucchiaino di zucchero, 4gr. di lievito secco disidratato e 70ml. di latte tiepido (non caldo). Mescolate con una spatola, ricoprite con 1 cucchiaio di farina e lasciate lievitare per circa 40 minuti in un posto tiepido.
Trascorso il tempo, aggiungete alla pastella 200gr. di farina 00, 100gr. di farina di manitoba, 80gr. di zucchero di canna, 130ml. di latte, 1 cucchiaino di vaniglia in polvere, 2 uova medie (un uovo alla volta).
Cominciate a lavorare il tutto con la planetaria e aggiungete 50gr. di burro morbido a tocchetti (ogni tocchetto deve essere completamente incorporato prima di aggiungerne altri) e 1 cucchiaino scarso di sale.
Ottenuto un bel panetto morbido e non appiccicoso, che si stacca completamente dalle pareti della ciotola (in caso contrario aggiungete farina fino a che non si stacca), lasciatelo lievitare coperto e in un luogo tiepido per circa 3 ore.
Raddoppiato il volume del panetto, stendetelo su una spianatoia molto grande, infarinata e cercate di ottenete un triangolo (a me è venuta fuori una lingua…) e arrotolate delicatamente dalla base alla punta.
Adagiate il cornetto gigante in una teglia con carta forno e lasciate lievitare fino a che non aumenta di volume.
Poi spennellate con un po’ di latte, cospargete di granella di zucchero, di nocciole o pistacchi (se volete) e infornate, in forno già caldo, a 180° per circa 20/30 minuti.
Il cornettone deve dorarsi, ma non indurirsi.
Quando ancora caldo potete cospargere il CORNETTO GIGANTE di zucchero a velo, poi una volta raffreddato, lo aprite e farcite con crema di nocciole, oppure burro e marmellata, ma anche crema di pistacchi o quello che ti pare.
Nooo i lavori a casa sono dei traumi che ti seguono per tutta la vita. Ho dei ricordi orribili di quando saltarono le mattonelle nel soggiorno. Non ti dico… nella mia memoria di bambino i lavori durarono circa 3 anni…
Pensa che tanto fu il trauma che quando si ruppe un tubo dell’acqua di un termosifone invece di rompere il muro per sostituirlo i miei genitori l’hanno chiuso! eh eh eh
Certo un cornettone ci va, però io sono più tipo da marmellata nel ripieno. Come dici? il gusto? Albicocca ovviamente! Sono uno tradizionalista.
🙂
Bravissimo! Io direi che burro e marmellata ci stanno benissimo, volevo farcirlo così, ma non ne avevo abbastanza. Per i lavori in casa, condivido in pieno, sono un incubo che non dimentichi più, soprattutto se ci devi vivere dentro nel mentre che ti abbattono la casa… 🙄
Lo voglio io quel cornetto, 😀 gigante!!! Buon weekend cara, <3
Prova a farlo, vedrai che buono e che soddisfazione!!Buon week end😘
Si, lo faro’, bacioni, <3